Categoria : Diritto Costituzionale
Con
la votazione del 30 ottobre 2025, in seconda lettura a maggioranza
assoluta, il Senato ha ufficialmente approvato il disegno di legge
costituzionale, proposto dal Ministro della Giustizia Carlo Nordio, recante
“Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte
disciplinare”. A questo punto è necessario, per modificare definitivamente le
norme costituzionali emendate, che sia indetto un referendum confermativo, con
il quale verrà data la possibilità alla popolazione di esprimere il proprio
consenso o dissenso sulla riforma.
Di
seguito, brevi cenni in riferimento all’iter modificativo di cui all’art 138
della Costituzione, una analisi delle norme oggetto di modifica e qualche
diversa opinione sul tema.
Categoria : Diritto Penale
Questa interessante
pronuncia della Corte di cassazione affronta nuovamente il delicatissimo tema
relativo alla circostanza aggravante ad effetto speciale di cui al comma 2
dell’art. 572 c.p.
Stando alla recente
decisione degli ermellini, che hanno annullato, sul punto, la sentenza
rinviando alla Corte di Appello per un nuovo giudizio, la c.d. aggravante della
“violenza assistita” non è integrata da un solo episodio di violenza o
maltrattamento commesso in presenza di minori, ciò in ragione del fatto che
tale unico, e sicuramente grave, evento non è valutato come idoneo a rispettare
il requisito strutturale dell’abitualità dei maltrattamenti e non è di per sé
in grado di comportare un concreto rischio di compromissione dello sviluppo
psicologico e fisico del minore che vi assiste.
Di particolare interesse
è, quindi, analizzare quale sia la valenza che tale aggravante deve avere, prendendo
in considerazione, tra i vari parametri, anche quelli inerenti alla coerenza
sistematica e strutturale della stessa in relazione al nostro ordinamento
giuridico.
Categoria : Diritto Penale
Con la pronuncia della
Suprema Corte di cassazione n. 29458 del 12 agosto 2025, è stata nuovamente
esaminata la fattispecie delittuosa ex art 595, c.3, c.p. consistente nella
diffamazione aggravata dall’utilizzo di un mezzo di pubblicità quale è, a pieno
titolo, il social network Tik Tok.
Aspetto interessante di
questa pronuncia è l’approfondita analisi del concetto di presenza della
persona offesa, nella particolare accezione di “presenza virtuale”. In
particolare, la Corte, rigettando il ricorso proposto dall’imputato, ha sancito
che sussiste l’ipotesi di diffamazione aggravata anche quando la persona offesa
è presente nella “live” nella quale viene insultata.
Categoria : Diritto Penale
La Corte di Cassazione
con la pronuncia n. 32915 del 6 ottobre 2025, avente come antefatto la nota
vicenda del Delitto di Garlasco, ha respinto il ricorso proposto dal
Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Milano, riaffermando
un’importante principio di diritto in materia di concessione della misura
trattamentale della semilibertà, ossia che la valutazione sottostante la
concessione della stessa deve tassativamente essere ancorata ai risultati
ottenuti dal detenuto intra moenia, ossia nel proficuo completamento del
proprio programma trattamentale.
Di conseguenza non è
censurabile la condotta dello Stasi che, una volta uscito dalla Casa
Circondariale di Bollate, aveva reso un’intervista al noto programma nazionale
“Le Iene”, in quanto non è di per sé ostativa alla concessione o al
mantenimento di benefici penitenziari.
Infine, con la sentenza
in oggetto, la Suprema Corte invita a ragionare su una tematica attuale e
importante, soprattutto in casi così mediatici come è stata ed è la vicenda
dell’omicidio di Chiara Poggi, ossia se sia giusto che venga concessa ai
condannati in via definitiva per omicidio, la possibilità, durante l’espiazione
della pena, di rendere interviste.
Categoria : Diritto Penale
Secondo la Suprema Corte,
che si è espressa sul tema con la sentenza del 25 agosto 2025, n. 29683, il nocumento,
ossia quel danno costituente la fattispecie di reato ex art 167 D. Lgs.
196/2003, è integrato anche dalla pubblicazione, su un gruppo Facebook, di una
fotografia che ritrae la persona offesa e la propria figlia minorenne già
pubblicata su Whatsapp, senza che vi sia stato il consenso espresso.
Categoria : Diritto Penale
Con la sentenza n° 11229
del 16 marzo 2023, la Corte di Cassazione, sezione V penale, ha risolto il
problema della intervenuta procedibilità a querela della fattispecie di reato
di furto aggravato in presenza di un ricorso inammissibile, affermando come il mutato
regime di procedibilità non determini alcuna possibilità di incidere “un
giudicato sostanziale” che si è già formato ed i cui effetti retroagiscono al
momento del mancato instaurarsi di un valido rapporto processuale.
Categoria : Diritto Penale
Con ordinanza del 9 marzo 2023 il Tribunale di Teramo, a scioglimento della riserva assunta, ha rigettato la richiesta della difesa dell’imputato, decaduto dalla facoltà di richiedere il rito abbreviato, di essere rimessa in termini per l’accesso al rito, non ritenendo applicabile la disciplina prevista dall’art. 442 co. 2 bis c.p.p., che prevede una riduzione ulteriore di 1/6 della pena irrogata con la sentenza di condanna emessa nel giudizio abbreviato, quando l’imputato e il suo difensore abbiano rinunciato ad impugnare il provvedimento, anche a fatti commessi prima della entrata in vigore della riforma Cartabia (30.12.2022).
Categoria : Diritto Penale
Con la sentenza n° 130/23
depositata in data 31 gennaio 2023, il Tribunale di Perugia ha ritenuto
applicabile la disciplina prevista dall’art. 442 co. 2 bis c.p.p. anche a fatti
commessi prima della entrata in vigore della riforma Cartabia (30.12.2022)
rimettendo in termini l’imputato che era decaduto dalla facoltà di richiedere
il rito abbreviato ed individuando una serie di condizioni affinchè possa
essere accolta la richiesta di rimessione per beneficiare dell’ulteriore sconto
di pena prevista dall’art. 442 co. 2 bis c.p.p.